Luigi Rastelli
Nato a Parma nel 1920, morto a Parma il 12 giugno 2016
Nome di battaglia Annibale
Intervista realizzata il 4 febbraio, l’11 e il 14 giugno e il 19 luglio 2002 presso la sede dell’Anpi e presso l’Istituto storico della Resistenza da Marco Minardi e Primo Giroldini, operatore Alessandro Mutti.
Le origini familiari, l’8 settembre 1943, la vita militare, giovane avanguardista, prima della guerra, la vita a Parma, la scuola magistrale, i divertimenti, ingresso nella resistenza, ancora sulla vita militare, organizzazione del partito, arresto dei genitori, distaccamento Griffith, disarmo caserma a Rigoso, vari episodi di resistenza, processo Roda, Cavestro, la malattia, arresto di Pellegri, Giandebiaggi, Monte Penna, Baldassi, organizzazione del distaccamento, permanenza a Parma, rastrellamento a Bedonia, imprigionato in Cittadella, inviato a Suzzara, fuga dalla prigionia, casa di latitanza, ritorno in montagna, Gruppo del Penna, costituzione della 12^ brigata, azioni di sabotaggio, rastrellamento di luglio, costituzione della 31^ brigata, Bardi, rastrellamento zona est nel novembre 1944, riorganizzare la 12^ brigata, visita alla 47^ brigata, Ilio e Gelati, rapporti con i partigiani reggiani, i genitori in prigione poi rilasciati, Giacomo Ferrari e il comando unico, comandante della Copelli, giornate al comando, attacchi ai presidi fascisti, cambi con soldati tedeschi, Musa, liberazione di Noceto, combattimento a Vicofertile, Sacca di Fornovo, la resa dei tedeschi, il 30 aprile a Parma, smobilitazione, il dopoguerra, la vicenda di Primo Savani, la vicenda di Eugenio Giandebiaggi, la ricerca del lavoro, l’insegnamento, richiamato nell’esercito nel 1951, il proclama Alexander, i funerali post bellici.